Gli Adepti, Ingar Johnsrud. Dalla semplicità alla complessità.

Gli Adepti è un libro scritto da Ingar Johnsrud, stampato da Einaudi Editore, pubblicato nel 2016, primo romanzo di una trilogia.

Norvegia giorni nostri: una strage, accompagnata dalla scomparsa di alcune persone, si consuma in una comunità cristiana vicino Oslo. I detective principali sono due: lui, Friedrik Beier, è un uomo tormentato dal passato che attraverso il caso cerca in qualche modo di colmare un vuoto. Lei, Kafa Iqbal, una giovane e perspicace agente musulmana. I due si troveranno immersi in un'indagine complessa, che da una sua apparente semplicità si trasforma in un quadro più ampio, con storie che si incrociano spazialmente e temporalmente. 

Storia, religione, scienza, complotti e debiti personali, t
utto confluisce in un ricco mosaico, fatto di vicende e personaggi diversi, attraverso i quali lo scrittore si diverte a confondere, ma anche sconvolgere il lettore.  
Fornendo costantemente nuove informazioni, apparentemente slegate tra loro, Johnsrud, crea un thriller dai toni cupi che trascina il lettore in un'indagine ingrovigliata e complessa, ma che comunque suscita inevitabilmente curiosità e voglia di formulare ipotesi che sciolgano il bandolo della matassa prima che si arrivi all'ultimo rigo. 
Anche se a volte il quadro diventa troppo sfumato e confuso, lo scrittore riesce comunque a far calare il lettore nei panni dei protagonisti principali, che letteralmente si affanano in una vicenda inquetante, dove un passato vergognoso, legato ad una delle fasi più buie del novecento, quella del regime nazista, sembra non essersi mai estinto. 
Attraverso salti spaziali e temporali si conoscono costantemente nuove storie e personaggi, di cui si cerca di comprenderne il legame, offuscato, però, volutamente dallo scrittore, il quale non dice, calandosi raramente nei panni del narratore onniscente. Così, con una serie di dettagli e fatti non detti, ai quali si aggiunge un corpo di polizia che manca di trasparenza, Johnsrud spinge il lettore a suppore ed inevitabilmente a proseguire con la lettura, fino ad un ultimo capitolo, insolito, ma efficace, che tralaltro costringe piacevolmente a continuare la scoperta degli anfratti più oscuri di questa storia attraverso la lettura del secondo libro della saga.   

Johnsrud inserisce tutto: politica, religione e fanatismo, complotti, scienza, passato, denaro e pure un pizzico di sesso, entrando di diritto nel podio del crime contemporaneo.


Recensione di 
Francesco Crispi

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