Trafficanti. Il volto nascosto dell'industria bellica.

Trafficanti è un film del 2016 diretto da Todd Phillips e interpretato Jonah Hill e Miles Telles.

Il film, ispirato a fatti realmente accaduti, narra le vicende di David Packouz e Efraim Diveroli. I due, giovani ragazzi di Miami, diventano trafficanti d'armi, e intermediari tra i venditori di armi in tutto il mondo e il Pentagono. In un contesto paradossalmente legale, attraverso un portale informatico del Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti, portano avanti la loro azienda, la AEY Inc., attraverso piccoli e facili contratti. Dopo essersene accaparato uno da 300 milioni di dollari, i due ottengono fama e cominciano a essere chiamati per altri contratti ad alto rischio, nei quali si affaccia anche lo spretto dell'illegalità.

La storia, inizialmente, soprattutto con la presenza di questi due attori, Jonah Hill e Miles Telles, sembra essere una commedia. Ma, in realtà, col proseguire della narrazione, ottiene le sfumature di un film drammatico a tinte thriller che, attraverso il punto di vista di uno dei due trafficanti, vuole far emergere un aspetto interessante della guerra. Vuole mostrare quel mercato, da cui fronti diversi attingono, e che rappresenta l'economia più subdola della guerra. Un mercato, dove numerori di quelli che per gli Stati Uniti  sono considerati nemici sono inseriti, e con cui, direttamente o indirettamente, il Pentagono fa affari, senza curarsi minimamente dell'ipocrisia della cosa.
Il portale, attraverso il quale l'esercito statunitense pubblica i suoi annunci, diventa un vero e proprio personaggio, con il quale i protagonisti interagiscono, e che rappresenta al meglio l'ipocrisia delle guerre odierne.
Tutto questo contesto muta le caratteristiche dei protagonisti, i     quali da piccoli commercianti divengono pezzi grossi del traffico internazionale di armi, pronti anche ad infilarsi in affari loschi.
La voce narrante, quella di David Packouz (Miles Telles), a volte entusiasta, a volte delusa del suo operato, trascina lo spettatore in contesto che fa arricciare il naso per la sua amara veridicità, di cui non si vorrebbe credere l'esistenza e la sua effettiva concretezza.
Il film, come accennato, non è propriamente una commedia, ma attraverso alcune vicende dei protagonisti, che sono catapultati in zone dove è letteralmente sconsigliato recarsi,  sviluppa alcune gag, che sono in grado di rendere più commestibile il tema caldo della guerra e delle sue dinamiche contorte. Questa sfumatura di commedia è efficace ai fini dell'intrattenimento e in un certo senso necessaria per alleggerire il carico informativo diretto allo spettatore, soprattutto oggi in un periodo nel quale la guerra comincia a dilagare e vedere cosa c'è sotto non fa certo piacere.
Ben riuscita la caratterizzazione dei personaggi, in particolare del protagonista David Packouz, il quale entra in questo mercato puramente per una questione economica, e che combatte costantemente con la sua coscienza, non propriamente d'accordo con il tipo di lavoro che fa.
Invece, il personaggio interpretato da Jonah Hill, appare fin da subito ambiguo e losco. Mai lo spettatore arriva a fidarsi di lui. E l'attore fornisce un'ottima prospettiva del tipo di individuo che interpreta.
Efficace ai fini dell'impatto con lo spettore, l'introduzione di un personaggio, fondamentale ai fini dell'evoluzione narrativa, interpretato da Bradley Cooper.

In generale è un film che, per quanto riguarda la narrazione, lo sviluppo dei protagonisti, ed anche l'aspetto formale, basilare, ma ben fatto, lascia soddisfatti.
Ovviamente ciò che porta delusione è la tematica che tratta e le dinamiche che rivela, magari ai più scognite. E' uno di quei tipici film americani, amati dagli americani, che narrano storie, facendo scoprire allo spettatore cose che prima non si sapevano.

Recensione di
Francesco Crispi

Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione Blade Runner: 2049 - La mimesi dell'essere umano

Tredici. Cronaca di un suicidio.

Un film sulla guerra e nella guerra - Recensione Dunkirk